La mappa concettuale nasce come strumento per interpretare, rielaborare e trasmettere conoscenze, informazioni e dati in modo visuale, utile a tutti gli studenti per studiare e imparare e agli insegnanti per trasmettere le conoscenze oggetto dei loro insegnamenti.
Una mappa concettuale ha una struttura gerarchica che coinvolge tutti gli elementi dell’oggetto della comunicazione: i concetti portanti, i legami tra questi concetti e quindi anche il percorso di tutto il ragionamento.
È importante la capacità individuale di creare mappe concettuali: somministrare a uno studente una mappa già costruita non favorisce l’apprendimento significativo perché rappresenta l’organizzazione del pensiero di chi ha creato la mappa.
Diventare competenti e autonomi nel riassumere e schematizzare i testi, arrivando a creare le proprie mappe concettuali, significa anche prendere coscienza del proprio stile di apprendimento e diventare capaci di riflettere sui propri processi mentali, di controllarli e regolarli, capacità conosciuta e riassunta con il termine metacognizione.
Tipi di mappe: mentali , strutturali, multimediali
Le caratteristiche che differenziano i tipi di mappe riguardano gli obiettivi d’uso, il tipo di organizzazione delle informazioni (a raggiera o gerarchica) e, nel caso delle mappe multimediali, la tecnologia che permette di comprendere al loro interno materiali diversi come immagini, filmati, suoni, pagine web e molto altro.
I tre tipi di mappe esistenti sono quindi:
Mappe mentali o cognitive
Mappe concettuali o strutturali
Mappe multimediali
La mappa mentale o cognitiva
La mappa mentale ha una forma a raggiera organizzata intorno a una parola o concetto chiave, viene usata per rappresentare le idee e il pensiero per associazione ed è volta “all’accertamento o alla riflessione di conoscenze pregresse”.
La mappa mentale nasce nel 1996 dagli studi del cognitivista Buzan che la considera uno strumento per creare e annotare, utile sia per il lavoro che per la vita personale, e ha una struttura fondata sull’uso dei colori e delle immagini.
La mappa strutturale o concettuale
Diversa per obiettivi, la mappa strutturale si usa per “rappresentare le relazioni che si stabiliscono tra i concetti principali individuati ed estrapolati da un’unità informativa accreditata come fonte autorevole e di dimensioni e complessità variabili evidenziando la struttura dell’informazione” (Gineprini e Guastavigna, 2004).
La caratteristica principale è la struttura gerarchica: le informazioni si diramano a partire dai concetti portanti e i collegamenti tra le informazioni seguono e danno la possibilità di seguire e ricostruire lo svolgersi di un ragionamento.
La struttura tipica di una mappa concettuale la rende uno strumento utile e valido a supporto dell’apprendimento: per chi impara e può costruire una mappa per studiare e per ritrovare le informazioni al momento dell’esposizione, per chi insegna come supporto visivo per spiegare e analizzare un argomento di studio.
Le mappe multimediali
L’estensione naturale delle mappe, soprattutto all’interno del sistema scolastico, sono le mappe multimediali, strumenti digitali che superano i limiti della mappa tradizionale fondata su testo e immagini perché le arricchiscono di elementi multimediali (audio, video, link), ampliandone le potenzialità:
Per lo studente, la mappa concettuale multimediale è uno strumento utile per vedere le cose, intuire e rendere evidenti delle connessioni, identificare, chiarire, schematizzare e organizzare i concetti, recuperare le informazioni stesse sotto forma di supporto visivo e tangibile, per trovare e usare un metodo di studio che risponda in maniera efficace allo stile di apprendimento individuale, e infine per dimostrare quanto appreso usando la mappa come traccia e supporto all’esposizione orale o scritta
Per l’insegnante, la mappa può essere uno strumento didattico per proporre gli argomenti oggetto di studio, per imparare a conoscere lo studente e il funzionamento della sua mente, e infine per verificare e valutare il livello di comprensione di un argomento e registrare i progressi nello studio, dal punto di vista della verifica delle conoscenze acquisite ma anche delle capacità metacognitive. L’allievo che acquisisce la capacità di creare mappe concettuali secondo questi criteri, è un allievo consapevole dei concetti che sta esprimendo, e la consapevolezza è una forma di conoscenza aggiuntiva.
MAPPE CONCETTUALI ONLINE
Per creare mappe concettuali online, sono stati creati diversi software; uno di questi è XMind.
XMind è un potente editor per creare mappe di ogni tipo, i tanti strumenti disponibili sono intuitivi da usare e bastano pochi minuti per mettere su "carta" le proprie idee.
Realizzare le mappe concettuali su carta o su una lavagna è molto più immediato, ma anche una versione elettronica di una mappa creata con un programma come XMind ha un suo perché.
Con questo editor è possibile personalizzare le mappe in mille e più modi. Si possono aggiungere immagini ed allegati, ma soprattutto cambiare totalmente il layout in pochi secondi. Gli argomenti aggiunti a una mappa di XMind sono categorizzati: c'è un idea principale e una serie di idee secondarie collegate a questa. Per tanto basta selezionare una diversa impaginazione per cambiare l'aspetto del grafico.
Le strutture disponibili sono parecchie: mappa classica, foglio di calcolo, organigramma, ad albero o lisca di pesce e altro ancora. Un altro vantaggio di XMind rispetto alle mappe concettuali tradizionali, è la possibilità di condividerle online. Basta una registrazione gratuita sul sito ufficiale per poterle condividere via web.
Ecco il link: https://xmind.app/features/
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