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Università digitali: che cosa cambia dal prossimo anno accademico?

Immagine del redattore: Centro Studi ModusCentro Studi Modus

Università digitali, si cambia musica! Sono in arrivo importanti novità per quel che riguarda la didattica online nel settore dell'alta formazione. Lo scorso 6 dicembre, infatti, il Ministro dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini ha firmato un decreto che cambia le carte in tavola. Lo scopo è portare a un livello più alto la qualità della didattica. Vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta.


un gruppo di studenti che frequenta le università digitali

Le novità del decreto Bernini per le università digitali


Due sono gli ambiti principali interessati dal decreto Bernini: il primo è la didattica interattiva, il secondo la modalità di svolgimento degli esami.


Sul fronte della didattica il decreto prevede che almeno il 20% delle lezioni si svolga in modalità sincrona online, ovvero con lezioni non registrate. Questo per aumentare il coinvolgimento degli studenti e anche l'interazione con i loro insegnanti. A tal proposito, sempre per garantire una migliore qualità dell'offerta formativa, gli atenei dovranno avere un docente ogni 150 studenti per i corsi di laurea scientifici, uno ogni 200 per quelli umanistici.


Tornano gli esami in presenza


E sul fronte degli esami che cosa bisogna aspettarsi? Un ritorno alla situazione pre pandemia da Covid-19, quando anche per le università digitali le prove si svolgevano in presenza. Per motivazioni mediche importanti o situazioni particolari come alluvioni e terremoti il decreto fa delle eccezioni, e consente di dare gli esami pure da remoto.


Su questo punto, però, ANVUR ha qualcosa da dire. Per l'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca serve una regolamentazione che tenga conto pure degli esami a distanza, così da essere allineati con il quadro normativo europeo. Da parte sua, l'università digitale Pegaso fa sapere che lavorerà per dare la possibilità allo studente di scegliere tra esami in sede e online.


Ancora, il decreto ammette l'esistenza di prove intermedie (come i parziali delle università tradizionali) da svolgere online. Queste prove servono a definire il voto finale dell'esame. L'unico obbligo riguarda la registrazione dell'esame stesso, che deve avvenire nella sede dell'ateneo.


Le novità del decreto Bernini riguardano le università digitali, ma non solo. Il testo parla chiaro e specifica che ad adeguarsi alle nuove regole debbano essere tutti gli atenei che propongono corsi del tutto o prevalentemente a distanza. Lo scopo è assicurare uno standard qualitativo comune per tutte le università italiane.


Cambiamenti in vista: ecco le date


Ma quando entrerà in vigore il decreto? A partire dal prossimo anno accademico 2025/2026. Con la specifica, però, che per quel che riguarda gli esami tutto resterà invariato fino alla sessione di settembre-ottobre.



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