La musica: un'alleata per la tua concentrazione
- Centro Studi Modus
- 12 mag
- Tempo di lettura: 2 min
Tenere lo stereo acceso o una playlist in sottofondo mentre si studia o si lavora è una buona idea? Se consideriamo la musica come un'occasione di svago e divertimento potremmo pensare che sarebbe meglio ascoltarla dopo aver portato a termine i nostri doveri. Alcuni studi, però, sembrano andare in tutt'altra direzione suggerendo che la musica sarebbe una preziosa alleata anche nei momenti in cui siamo chiamati a impegnarci. Che si tratti di studio o di lavoro.

Pro e contro: cosa dicono gli studi
Negli anni '90, in seguito a uno studio condotto dall'Università della California, è stata coniata l'espressione “effetto Mozart” per riferirsi alla capacità che la musica ha nel migliorare le prestazioni cognitive. Tale effetto si basa sull'idea che la musica possa stimolare il cervello, apportando benefici quali una migliore concentrazione e attenzione.
Un'indagine condotta dall'azienda statunitense d'elettronica Sonos ha rivelato che l'ascolto della musica e più in generale di contenuti audio fa sentire più felici e meno stressati, motiva durante l'attività fisica e aumenta la produttività quando si lavora. Allo stesso modo secondo altre ricerche le canzoni tra i 50 e gli 80 bpm diminuirebbero lo stress e faciliterebbero l’apprendimento. Questo perché tale ritmo assomiglia a quello fisiologico degli esseri umani, che si attesta intorno ai 75 bpm, come spiega il ricercatore Dennis Relojo-Howell.
Va detto che non tutti sono in grado di studiare o lavorare con dei “rumori” in sottofondo. Il rischio di lasciarsi distrarre dalle parole di una canzone o da un ritmo particolarmente trascinante è dietro l'angolo. In questo caso una buona soluzione potrebbe essere ricorrere alla musica strumentale. Di certo è meglio evitare generi musicali troppo “aggressivi” che potrebbero aumentare stress e ansia, soprattutto se associati alla fatica del lavoro e dello studio.
La musica migliore da ascoltare quando si studia o si lavora
Quale musica allora preferire mentre si svolge il proprio dovere? Oltre a quella strumentale già citata, le migliori sarebbero la musica classica, che ha un effetto calmante sul cervello e aiuta a concentrarsi, quella “ambient” e “nature”. Tra i benefici anche il miglioramento della memoria (e quindi un apprendimento più efficace delle informazioni) e della motivazione.
Qualunque sia la tua scelta, ricordati di ascoltare la musica con delle cuffiette: il tuo collega di scrivania o le persone che vivono con te potrebbero non gradire lo stesso tipo di intrattenimento.
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Fonti: Mondoffice.com, Agipress.it, Studenti.it
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