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Problemi con la tesi di laurea? Aiuto alla sitografia

Aggiornamento: 29 giu 2023



Nella stesura di una tesi di laurea, le fonti digitali sono importanti quanto quelle cartacee.


La scelta delle fonti è una delle fasi più delicate da affrontare poiché deve avere coerenza e attendibilità con l’elaborato.

Che sia una fonte cartacea o digitale, occorre sempre citarla.

Data la vasta gamma di materiale digitale utile alla stesura di una tesi, spesso ci si trova disorientati.


Ecco una breve guida su come citare le fonti sitografiche.


Partiamo con ordine…


Che cos’è la sitografia?

La sitografia è l’insieme delle fonti online consultate, analizzate e utilizzate per l’elaborato finale.

Esistono diverse tipologie di fonti sitografiche, ognuna delle quali segue dei format diversi.

Di seguito, gli schemi più utilizzati anche se consigliamo sempre di prendere visione del Vademecum dell’Ateneo di appartenenza.


1. Citare un sito web.

Possiamo seguire questo format:

  • Cognome dell’autore;

  • Nome puntato dell’autore;

  • Eventuale titolo ed sottotitolo del sito (usare il carattere “corsivo”);

  • Indirizzo del sito web;

  • Data di consultazione.

Esempio:

Rossi M., La Stampa, www.lastampa.it, consultato il 3/11/2022.


2. Citare una specifica pagina web.

Possiamo seguire questo format:

  • Cognome autore;

  • Nome puntato autore;

  • Titolo pagina;

  • Titolo sito web;

  • Data ultimo aggiornamento;

  • URL pagina;

  • Data consultazione.

Esempio:

Bonini E., Cultura, LaStampa, aggiornato al 2/11/2022, https://www.lastampa.it/cultura/2022/11/02/news/quelle_lingue_che_nessuno_parla_oparlera_piu-12214174/, consultato il 05/11/2019.



3. Citare articoli online di riviste di settore.

Possiamo seguire questo format:

  • Cognome dell’autore;

  • Nome puntato dell’autore;

  • Titolo ed eventuale sottotitolo dell’articolo (usare il carattere “corsivo”);

  • Titolo della rivista tra virgolette e preceduto da “in” (scritto in corsivo);

  • Annualità indicata della rivista con “a.” e in numeri romani;

  • Numero della rivista indicato con “n.” e in numeri arabi;

  • Data di pubblicazione online;

  • Eventuale intervallo di pagine consultate;

  • URL dell’articolo o DOI;

  • Data di consultazione.

Esempio:

Barabanti P., Le prove INVALSI come strumenti valutativi, in “Scuola Italiana Moderna”, a.II, n.2, Maggio 2022, pp. 2-3, https://www.lascuolasei.it/riviste/scuola-italiana-moderna-0/news/le-prove-invalsi-come-strumenti-valutativi, consultato il 05/11/2019.


4. Citare un eBook.

Possiamo seguire questo format, simile a quello utilizzato per citare le fonti bibliografiche con l’aggiunta dell’URL e della data di consultazione:

  • Cognome autore;

  • Nome puntato dell’autore;

  • Titolo e Sottotitolo dell’eBook in corsivo e separati da punto;

  • Luogo di pubblicazione (o “s.l.” se non specificato);

  • Casa editrice;

  • Anno di pubblicazione;

  • Eventuale intervallo di pagine consultate;

  • URL;

  • Data di consultazione.

Esempio:

Deangeli G., Il metodo geniale. I segreti del cervello per apprendere velocemente e amare lo studio, s.l., Mondadori, 2022, pag. 110-112, URL, consultato il 03/11/2022.


5. Citare un articolo di blog.

Consiglio: scegli dei blog autorevoli di settore dai quali trarre informazioni utili!

Possiamo seguire questo format:

  • Cognome autore;

  • Nome puntato dell’autore;

  • Titolo blog;

  • Titolo articolo in corsivo;

  • Data articolo;

  • URL articolo;

  • Data consultazione.

Esempio:

Tironi E., LaRepubblica - Osservatorio Cyberbullismo, Da vittime dei bulli a "potenti", il percorso di un gruppo di ragazzi ne la ‘Capobanda’, data articolo 06/11/2019, https://osservatorio-cyberbullismo.blogautore.repubblica.it/2019/11/06/da-vittime-dei-bulli-a-potenti-il-percorso-di-un-gruppo-di-ragazzi-ne-la-capobanda/, consultato il 03/11/2022


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Visita la pagina dedicata al servizio di aiuto tesi e contattaci! https://www.centrostudimodus.it/tesi-di-laurea




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